sabato 17 marzo 2012

Santuari extra-urbani in Campania



Icona della Madonna di Montevergine
La Campania religiosa e cristiana è costellata di luoghi e di santuari che stimolano la conversione ed incoraggiano il pellegrinaggio penitenziale. Soprattutto i santuari extra-urbani, numerosi nella regione, si propongono come mete verso cui recarsi in cammino per la riscoperta dell'esperienza del sacro, della solitudine, del silenzio, della riflessione e della preghiera. Essi sono situati intorno al 'deserto' che è oltre le mura del paese e alle propaggini della grande città; inseriti nelle verdi campagne, contornati da cittadelle religiose, o arroccati sui cigli montani, a testimoniare la presenza di Dio, e dei padri spirituali confessori dei vari ordini religiosi e monacali che accolgono i tanti figliuoli prodighi che sciolgono il loro voto preferibilmente in ambiti esterni a quelli parrocchiali. Si tratta di un comportamento che è comune a tanti fedeli, che è atavicamente consolidato nelle coscienze, e che è facilmente esperibile in questi tempi di facile locomozione.
Santuari come quelli di Montevergine, della Madonna dell'Arco, di Materdomini e di Pompei, sono mete di pellegrinaggi antichi e moderni e caratterizzano fortemente il panorama della religiosità in Campania, rappresentando un'estensione e talvolta un'alternativa della pratica ufficiale. Essi rappresentano sicuramente luoghi significativi da raggiungere e da fruire come riferimenti spaziali e storici della testimonianza e della vita cristiana nella regione. Si scopriranno così strutture templari, vocazioni e mistiche diversificate; esempi e benedizioni variegate; modelli molteplici della santità, delle opere sante, della vita religiosa e secolare, delle tradizioni popolari. 
I riferimenti benedettini medievali si possono incontrare nell'antica Materdomini nocerina, nella Trinità di Cava, in Montevergine, in Sant'Angelo in Formis. Quelli francescani, dal medievale al rinascimentale, dall'antico al moderno si evincono in Santa Maria Occorrevole a Piedimonte Matese, in Santa Maria della Vigna a Pietravairano, in Sant'Antonio a Teano, a Carinola, in Santa Maria dei Lattani a Roccamonfina, in Santa Croce a Pignataro, in Sant'Antonio ad Afragola, in Santa Caterina e San Pasquale a Grumo Nevano, nella Madre del Buon Consiglio a Frigento. 
La spiritualità domenicana è presente nella Madonna dell'Arco e, unita con quella pontificia e diocesana, nella Beata Vergine del Rosario a Pompei. Quella alfonsiana e redentorista è presente in Materdomini di Caposele, più conosciuta come San Gerardo, a Scala, a Pagani e sul Colle Sant'Alfonso al Vesuvio. Altre spiritualità laiche, religiose, secolari, diocesane, sono presenti nel Tempio di Casapesenna, nel Santuario di Capaccio, in Santa Maria di Carpignano, in Maria SS. Del Taburno, in Santa Maria della Neve a Casaluce, in Santa Maria della Ruota dei Monti a Leporano, nella Madonna del Carpinello, in Santa Filomena del Cardinale, in San Guglielmo al Goleto; nel San Michele di Casertavecchia e in quelli di origine longobarda dei colli della regione.
I santuari extra-urbani, quindi, possono considerarsi come possibili punti di arrivo delle molteplici direzioni che si presentano sul cammino di chi intende dare al moto interiore, e spirituale, della ricerca di Dio anche una corrispondenza esteriore, efficacemente localizzabile e rintracciabile sul territorio.

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